- 5 Gennaio 2023
- Posted by: Marco Gavazzi
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Oggi conosciamo Marco Gavazzi, Head of Marketing del gruppo A+B Industrial Tools Company.
Ciao Marco, ti va di raccontarci la tua esperienza? Come sei arrivato qui?
Questa è una bella domanda! Dopo il diploma allo scientifico, come spesso accade, non avevo le idee ben chiare su quello che avrei fatto nella vita. Decisi allora di intraprendere un percorso di studi che potesse aprirmi più porte, iscrivendomi a economia. Da subito ho iniziato a lavorare per mantenermi gli studi, facendo il formatore di Microsoft Office per una società di consulenza. Dopo un anno diviso fra studio e lavoro arriva il primo esame di marketing, e subito scatta qualcosa. Fin da bambino ero attratto dalle pubblicità, le guardavo con curiosità e interesse, anche se non mi ero mai soffermato a pensare a tutto ciò che potesse esserci dietro. Da quel momento lascio il lavoro e decido di concentrarmi sullo studio. Affronto i primi esami di commercio elettronico grazie ai quali inizio a interfacciarmi al tema del digital, in quegli anni novità assoluta nel mondo accademico.
Nei primi anni 2000 erano poche le aziende che facevano strategie di marketing SEO e PPC. Non era ancora una materia molto in voga e la triennale in amministrazione d’impresa ne dava solo un assaggio.
Capisco però che per proseguire nel marketing avrei avuto bisogno di due cose: l’informatica e l’inglese.
Data la mia esperienza lavorativa pregressa, sapevo che l’informatica non sarebbe stata un problema. Ciò su cui avrei dovuto migliorare era l’inglese.
A questo punto avrai fatto un corso immagino, giusto?
Per quanto, secondo me, lo studio sia fondamentale e sia sempre il punto di partenza, ciò che fa davvero la differenza è l’esperienza. Volevo fortemente andare all’estero e imparare la lingua “sul campo”.
Eccomi entrare in contatto con un’azienda anglosassone e, dopo i primi mesi passati nella sede italiana, stacco finalmente il biglietto per l’Inghilterra!
L’impatto iniziale è stato brusco e difficile, ma i mesi sono volati e ho imparato davvero tantissimo.
Alla fine del mio stage torno in Italia e l’azienda mi propone il mio primo lavoro nel mondo del marketing. Da lì i miei contatti con la casa madre si sono sempre più intensificati tant’è che mi venne offerta una posizione all’interno del Global Digital Marketing Team e decisi di ripartire. Un boost incredibile per la mia carriera perché seguivo non solo UK, ma anche US, Australia, Nuova Zelanda, Cina e Messico.
Un cambio di vita radicale, che però pian piano mi generò nostalgia di casa.
E’ a questo punto che torni in Italia e inizi a lavorare per A+B Industrial Tools Company?
Non ancora! Torno in Italia definitivamente e inizio a lavorare per un’azienda tedesca con filiale in Italia.
Qui ho ottenuto le mie prime grandi soddisfazioni, portando un contributo importante con risultati tangibili e misurabili. Nel giro di 6 mesi le conversioni delle vendite online erano aumentate del 26%, un progresso mai visto prima.
Fu talmente evidente la differenza che si innescò un processo controtendenza: non eravamo noi ad adattarci e seguire le iniziative della casa madre, ma era la Germania ad adattarsi e seguire i nostri suggerimenti.
Il mio contributo era stato fondamentale e sentivo di aver dato tutto ciò che avrei potuto dare. Non ero più stimolato e avevo bisogno di seguire le mie ambizioni.
E’ ora che avviene il mio incontro con Riccardo Bailo e inizio a lavorare con A+B.
Quali sono state le differenze che hai riscontrato in questa nuova realtà?
Nel 2015 mi trovai per la prima volta in un’azienda italiana, con una cultura ulteriormente diversa da quelle che conoscevo. Questo mi fece avere un quadro sempre più ampio e aggiunse qualcosa alla mia professionalità. Inizialmente non avevamo un progetto ben definito… Tutto è stato costruito in corsa, passo dopo passo, in linea con l’evoluzione del mercato e del Gruppo. Da lì lanciammo il nostro primo E-Commerce. Un processo lungo, faticoso, ma estremamente stimolante. Questo progetto fece evolvere l’azienda su più fronti e in maniera trasversale, gettando le basi di ciò che vediamo oggi. In poco tempo ci siamo trovati a generare un numero di attività marketing tale da aver bisogno di nuove figure. Attività SEO, SEM, DEM, strategie CRM… Il fatto di occuparmi di tutte queste mansioni, gestendo anche un team, mi ha permesso di fare quel salto che volevo per la mia carriera.
In uno scenario in cui il grado che occupi è già il più alto nel tuo dipartimento, quali sono ad oggi le tue ambizioni?
Io sono una persona molto ambiziosa e questo aspetto del mio carattere non prevede che ci siano punti d’arrivo, si può sempre migliorare e continuare a crescere.
Ho sempre avuto l’obiettivo di costruire qualcosa che rimanesse nel tempo e oggi gestire un team di 9 persone non è solo soddisfacente, ma motivo di grande orgoglio per me.
Oltre la mia attitudine, che mi porta a prendere e determinare certi spazi, sicuramente sono stato messo nelle condizioni di potermi esprimere al meglio e questa è una cosa non comune a molte realtà aziendali e della quale sono grato.
Quello che è certo è che continuerò a metterci passione, come ho sempre fatto, approfondendo e integrando una disciplina in continua evoluzione e ponendomi per questo dei nuovi obiettivi.
Credo che A+B sia il posto ideale per costruire tutto questo.