- 5 Gennaio 2023
- Posted by: Marco Gavazzi
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Ciao Dario! Sono contenta di scambiare quattro chiacchiere con te. Ti andrebbe di parlarmi del tuo ruolo in azienda?
Ciao, sono Dario e sono il Finance & Strategy Manager. Molto semplicemente, il mio ruolo è quello di analizzare lo stato delle cose che non vanno per capirne le cause principali e predisporre degli strumenti per la loro risoluzione o, più in generale, fare in modo che l’azienda raggiunga i risultati pianificati. Sette anni fa, quando sono arrivato in azienda, questo ruolo non esisteva. E’ stato introdotto con il mio arrivo e con il tempo abbiamo cercato di migliorare la metodologia di lavoro, cercando di anticipare i problemi anziché cercarne le cause in seguito (perché cercare le cause di qualcosa che è già accaduto serve a poco).
Qual è, a tuo dire, il progetto più importante che hai seguito in A+B Industrial Tools Company?
Ce ne sono molti! Sicuramente quello dell’apertura delle quattro filiali estere è stato qualcosa di nuovo per me e per il gruppo, che mi ha portato ad uscire dalla mia confort zone. La Spagna, in particolare, ha dato il via a un nuovo scenario per il Gruppo, che poi si è espanso anche in Germania, Polonia e Olanda, ed è proseguito come approccio anche sul mercato domestico.
La cosa bella di questo progetto è stata il poterci e doverci mettere del mio. A differenza di molte realtà, dove è difficile uscire da schemi imposti e mai in discussione, la nostra grande ricchezza è la possibilità di esprimersi.
Il valore umano e le caratteristiche del singolo hanno molto valore. Questo aspetto diventa fondamentale in determinate circostanze e sono orgoglioso di poter dire che questo è valso anche per me.
Quali sono le competenze che più di tutte senti di aver affinato negli anni?
In altre aziende svolgevo la mansione di controller, dietro il mio monitor, con i miei numeri, con le mie idee che rimanevano chiuse in un angolo tutto mio. In A+B ho cominciato a fare mio il mantra del “No Alibi”, che mi permette di essere molto più efficace. E’ inutile interrogarsi troppo sul perché di un mancato risultato aziendale. Si è molto più efficaci se si cerca di “spostare” i risultati nel più breve tempo possibile. A volte anche ricercare la soluzione perfetta ti allontana dall’obiettivo, occorre cominciare a trovare soluzioni efficaci e vicine nel tempo evitando di far passare troppo tempo tra la fase creativa e quella realizzativa. Questo nuovo modo di approcciarmi al lavoro mi ha costretto a mettermi in gioco, consentendomi di affinare il mio lato empatico e accrescere la capacità di gestire i rapporti con gli altri.
Ci sono nuovi progetti o obiettivi all’orizzonte? Pensi che la situazione che stiamo vivendo, determinata dal Covid, possa contrastare la realizzazione di tali obiettivi?
Si c’è un grande progetto, ma non è all’orizzonte, è già nel vivo. Sicuramente l’apertura di altre filiali all’estero fa parte dei progetti e degli obiettivi dell’azienda e non nego che in questo processo di crescita il Covid abbia cambiato le carte in tavola, ma questo ci ha permesso di concentrarci anche su altri aspetti, facendo addirittura da acceleratore. Attualmente infatti siamo impegnati in un grande progetto di crescita del gruppo, progetto fondamentale per il nostro futuro, ma anche per me a livello personale. Sono tante le aziende, ma soprattutto le persone che hanno visto “qualcosa” nel nostro progetto, aziende che facciamo crescere e che ci fanno crescere, ma questo non è il punto d’arrivo, semmai è solo il punto di partenza.